MLPS, d.m. 28 settembre 2018 - Atto di indirizzo per líindividuazione delle
priorit‡ politiche per líanno 2019
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, recante ìRiordino e
potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei
costi, dei rendimenti e dei risultati dellíattivit‡ svolta dalle
amministrazioni pubbliche, a norma degli articoli 6, 8, 11 della legge 15
marzo 1997, n. 59î e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante ìRiforma
dellíorganizzazione del Governo, a norma dellíart. 11 della legge 15 marzo
1997, n. 59î e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante ìNorme generali
sullíordinamento del lavoro alle dipendenze delle Amministrazioni pubblicheî
e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante ìAttuazione
della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della
produttivit‡ del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle
pubbliche amministrazioniî;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante ìLegge di contabilit‡ e
finanza pubblicaî e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la legge 10 dicembre 2014, n. 183, recante ìDeleghe al Governo in
materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e
delle politiche attive, nonchÈ in materia di riordino della disciplina dei
rapporti di lavoro e dellíattivit‡ ispettiva e di tutela e conciliazione
delle esigenze di cura, di vita e di lavoroî;
VISTO il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90 recante ìCompletamento
della riforma della struttura del bilancio dello Stato, in attuazione
dellíarticolo 40, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196î;
VISTO il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93 recante ìRiordino della
disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione
del bilancio di cassa, in attuazione dellíart. 42, comma 1, della legge 21
dicembre 2009, n. 196î;
VISTA la legge 11 dicembre 2016, n. 232, recante "Bilancio di previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2017 e bilancio pluriennale per il
triennio 2017 - 2019î;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2017, n. 57
recante ìRegolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle
politiche socialiî;
VISTO il decreto del Ministro del Lavoro e Politiche Sociali p.t. 6 dicembre
2017 recante ìIndividuazione delle unit‡ organizzative di livello
dirigenziale non generale nell'ambito del Segretariato generale e delle
direzioni generaliî;
VISTO il Documento di Economia e Finanza 2018 deliberato dal Consiglio dei
Ministri il 26 aprile 2018 e la successiva Nota di aggiornamento, approvata
dal Consiglio dei Ministri il 27 settembre 2018;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 2018 con il quale
l'on. Luigi Di Maio Ë stato nominato Ministro dello sviluppo economico e del
Lavoro e delle politiche sociali;
CONSIDERATE le Linee guida per il Piano della Performance - Ministeri - n. 1
giugno 2017 emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica;
RITENUTO che occorre procedere allíavvio della pianificazione strategica per
líanno 2019, individuando priorit‡ politiche e gli obiettivi che si
intendono porre in essere attraverso líazione pubblica, in stretto raccordo
con líallocazione delle risorse finanziarie necessarie a garantire la loro
realizzazione;
emana il seguente
ATTO DI INDIRIZZO
per líindividuazione delle priorit‡ politiche per líanno 2019
Premessa
Il presente Atto di indirizzo, individua le priorit‡ politiche del Ministero
del lavoro e delle politiche sociali per líanno 2019, in coerenza con la
programmazione economica e finanziaria per il triennio 2019/2021.
Ogni Centro di Responsabilit‡, negli ambiti di rispettiva competenza, Ë
chiamato a definire i propri obiettivi e i relativi programmi operativi,
nonchÈ gli indicatori di misurazione dei risultati, garantendo una piena
coerenza rispetto alle priorit‡ politiche ivi definite.
Il Contesto di riferimento
Tenuto in considerazione quanto contenuto nella Nota di aggiornamento al
Documento di Economia e Finanza 2018, approvata dal Consiglio dei Ministri
del 27 settembre u.s., si evidenzia come tale documento sia in linea con
quanto esposto nel ìContratto per il Governo del Cambiamentoî.
Considerando quanto ivi esposto, líazione di Governo deve essere quindi tesa
a sostenere i segnali di recupero dei redditi e dellíoccupazione, favorendo
il miglioramento della qualit‡ di vita dei cittadini, in linea con
l'obiettivo di promuovere un progresso economico e sociale equilibrato e
sostenibile, anche attraverso il rafforzamento della coesione sociale.
Le priorit‡ politiche
Nel quadro delle linee strategiche volte a consentire che líattivit‡
amministrativa sia coerente con il programma di governo, líazione del
Dicastero deve essere tesa a garantire una retribuzione equa al lavoratore,
volta ad assicurare una vita ed un lavoro dignitoso, in attuazione dei
principi sanciti dall'articolo 36 della Carta costituzionale. A sostegno
delle politiche sociali, della riduzione delle disuguaglianze, del contrasto
della disoccupazione, il quadro di riferimento per guidare i processi di
riforma a livello nazionale, dovrebbe tener conto della Strategia Europea
2020 ed in particolare di assicurare 1í equit‡ e il buon funzionamento del
mercato del lavoro e dei sistemi di protezione sociale, anche in linea con
quanto previsto dal Pilastro Europeo dei Diritti Sociali.
Sono definite le seguenti priorit‡ politiche per il Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali, di seguito declinate nella Tabella allegata, che
costituisce parte integrante del presente Atto:
Priorit‡ 1 - Introduzione del Reddito di cittadinanza
Priorit‡ 2 - Promozione delle politiche del lavoro
Priorit‡ 3 - Promozione delle politiche di integrazione sociale e contrasto
alla povert‡
Priorit‡ 4 - Politiche previdenziali
Priorit‡ 5 - Prevenzione della corruzione, pubblicit‡ e trasparenza
La prima priorit‡ politica, in coerenza con gli obiettivi espressi dal
Governo nel ìContratto per il Governo del cambiamentoî e con le misure
introdotte dal c.d. Decreto dignit‡ e confermati nella predetta Nota di
aggiornamento al DEF, si incentra sullíintroduzione del reddito di
cittadinanza, il cui obiettivo Ë il reinserimento dei beneficiari, nella
vita sociale e lavorativa del Paese. Tale misura si pone in uníottica
completamente diversa rispetto a quella assistenziale ed ha la finalit‡ di
emancipare e rendere autonomo il soggetto. Líistituto prevede un impegno
attivo del beneficiario che dovr‡ seriamente dimostrare la volont‡ di
realizzarsi socialmente, aderendo alle offerte di lavoro provenienti dai
Centri dellíimpiego, con decadenza dal beneficio in caso di rifiuto allo
svolgimento dellíattivit‡ lavorativa richiesta.
La seconda priorit‡, prevede la promozione delle politiche del lavoro,
attraverso l'adozione di una serie di misure volte a contrastare il fenomeno
della disoccupazione, in particolare giovanile.
In primis risulter‡ fondamentale implementare le politiche che favoriscano
líoccupazione, anche attraverso la riforma e il potenziamento dei Centri per
l'impiego, azione strumentale anche per il perseguimento del reddito di
cittadinanza. Al riguardo si precisa che gli interessati potranno iscriversi
a tali Centri e iniziare un percorso di ricerca dellíoccupazione,
frequentando corsi di formazione, finalizzati ad un impiego effettivo e di
qualit‡, nelle modalit‡ che saranno stabilite con legge. Al fine di favorire
una ripresa dell'occupazione e liberare le imprese dal peso di oneri, spesso
inutili e gravosi sar‡ inoltre necessario procedere alla riduzione del cuneo
fiscale e alla semplificazione degli adempimenti burocratici. Particolare
attenzione sar‡ quindi rivolta al contrasto della precariet‡ per costruire
rapporti di lavoro pi? stabili e consentire alle famiglie una programmazione
del proprio futuro. Le misure volte a favorire l'occupazione potranno essere
attuate sia attraverso il ricorso a risorse dello Stato, anche
riprogrammando somme non spese, sia a Fondi strutturali comunitari, quali il
Fondo Sociale Europeo; le risorse provenienti dai fondi comunitari
risulteranno quindi uno strumento prezioso per la realizzazione delle
politiche di inclusione attiva ed in tale contesto risulter‡ di particolare
utilit‡ l'attivit‡ svolta dallí autorit‡ di Audit.
Líimplementazione della digitalizzazione consentir‡ uno snellimento degli
adempimenti burocratici connessi alla gestione amministrativa dei rapporti
di lavoro e la realizzazione di un Sistema informatico nazionale che
costituir‡ uno spazio preposto a facilitare l'incontro tra domanda ed
offerta di lavoro, valorizzando anche il sistema delle comunicazioni
obbligatorie. Nellíambito del miglioramento delle politiche del lavoro,
risulter‡ di fondamentale importanza la tutela della salute e sicurezza sui
luoghi di lavoro, prevedendo idonee misure per ridurre i fattori di rischio
negli ambienti pi? esposti. A tal fine si ravvisa la necessit‡ di introdurre
strumenti concreti, pratici, adeguati alle condizioni di lavoro e alle
dimensioni dell'impresa, che siano in grado di assicurare il benessere e
l'integrit‡ fisica dei lavoratori e la sostenibilit‡ economica e
organizzativa delle imprese. Saranno, altresÏ, potenziate le verifiche, e si
valuter‡ con le regioni la possibilit‡ di ricercare modalit‡ ulteriori di
misure di sicurezza rispetto alle ispezioni.
La terza priorit‡ prevede la promozione delle politiche di integrazione
sociale ed il contrasto alla povert‡ e muove dallí esigenza di tutelare
coloro che si trovano in condizioni di fragilit‡ e vulnerabilit‡. Al
riguardo sar‡ utile il coordinamento dei Centri per l'impiego con le
attivit‡ dei servizi sociali dei comuni. Al fine di adottare politiche
sociali efficaci, migliorandone la programmazione, risulter‡ utile,
procedere al monitoraggio delle prestazioni erogate e dei servizi offerti
nel territorio, anche attraverso l'implementazione del Sistema Informativo
Unitario dei Servizi Sociali (SIUSS), ed il pieno utilizzo dei Fondi
destinati alle politiche sociali. Nellíottica di migliorare le politiche
sociali, importante risulta essere il Terzo settore ed al riguardo líimpegno
del Dicastero sar‡ volto ad attuare gli interventi correttivi in materia.
Sotto l'aspetto amministrativo si garantir‡ il sostegno alle attivit‡ di
interesse generale poste in essere dagli enti del Terzo settore, dotando gli
stessi di adeguate risorse finanziarie, affinchÈ, anche attraverso uníazione
coordinata e sinergica con gli enti territoriali, si promuovano interventi
mirati a soddisfare i bisogni della collettivit‡. Nellíambito delle
politiche di integrazione, risulter‡ fondamentale prevedere efficaci misure
per la gestione dei flussi migratori e líinclusione socio-lavorativa dei
cittadini migranti pi? vulnerabili. Al riguardo, particolarmente delicata, Ë
la materia della tutela dei minori stranieri non accompagnati, sulla quale
il Ministero svolge compiti di censimento e monitoraggio.
La quarta priorit‡ Ë il riassetto delle politiche previdenziali ed, in tale
ambito, come rappresentato nel predetto contratto di Governo, risulter‡
importante provvedere allíeliminazione delle criticit‡ presenti in tale
sistema, sia riducendo il divario tra le c.d. pensioni di privilegio e le
pensioni percepite dalle categorie pi? deboli, sia attraverso il riordino
del sistema del welfare, che preveda nuove forme di sostegno, tra le quali
líintroduzione della pensione minima di cittadinanza rivolta a coloro che
vivono sotto la soglia minima di povert‡. Inoltre, anche al fine di favorire
l'occupazione giovanile sar‡ valutata la modalit‡ di attuazione di una nuova
flessibilit‡ in uscita ovvero la c.d. quota 100 che prevede la possibilit‡,
per coloro che hanno raggiunto uníanzianit‡ contributiva di 41 anni, di
arrivare a tale traguardo sommando la propria et‡. Risulter‡ inoltre utile
prevedere la proroga della misura sperimentale ìopzione donnaî che permette
alle lavoratrici con 57-58 anni e 35 anni di contributi di andare in
quiescenza subito, optando in toto per il regime contributivo. Inoltre Ë
necessario riordinare il sistema del welfare prevedendo la separazione tra
previdenza e assistenza. Attenzione sar‡ inoltre prestata alla protezione
dei lavoratori nelle aree di crisi complessa e nei casi di crisi aziendale,
attraverso il sistema degli ammortizzatori sociali.
La quinta priorit‡ prevede la prevenzione della corruzione, pubblicit‡ e
trasparenza e riguarda la gestione interna del Dicastero; in tale ambito, al
fine di rafforzare il rapporto di fiducia tra cittadini e Stato, risulta
fondamentale promuovere la trasparenza, anche favorendo il coinvolgimento e
la partecipazione dei cittadini nella governance, partendo dallíassunto che
i cittadini sono sia attori che destinatari dellíazione amministrativa.
Dovr‡ inoltre essere data piena attuazione agli obblighi di pubblicit‡ e
trasparenza e a tutte le misure previste per líattuazione della normativa in
materia di prevenzione della corruzione, evidenziando al riguardo
líimportanza della formazione del personale su tali tematiche.
Roma, 28 settembre 2018 |
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IL MINISTRO
F.to Luigi Di Maio |
Priorit‡ Politiche |
Azioni Prioritarie |
Priorit‡ 1 - Istituzione Reddito
Cittadinanza |
1.istituzione del reddito di
cittadinanza
2.reinserimento dei beneficiari nella vita sociale e lavorativa del
Paese |
Priorit‡ 2 - Promozione delle
Politiche del Lavoro |
1. riforma e potenziamento Centri per
l'impiego
2. riduzione del cuneo fiscale
3. semplificazione degli adempimenti burocratici
4. ottimizzazione nell'utilizzo e nella gestione dei Fondi SIE
5.implementazione della digitalizzazione e realizzazione di un
Sistema Informatico nazionale
6. innovazione organizzativa anche attraverso la definizione delle
modalit‡ del lavoro agile
7. miglioramento sulle politiche della tutela della salute e
sicurezza dei luoghi di lavoro e introduzione di un salario minimo
orario |
Priorit‡ 3 - Promozione delle
politiche di integrazione sociale contrasto alla povert‡ |
1coordinamento Centri per l'impiego
con le attivit‡ dei servizi sociali dei comuni
2.implementazione della digitalizzazione con particolare riferimento
al SIUSS
3. ottimizzazione nell'utilizzo e nella gestione dei Fondi SIE
4.interventi correttivi della Riforma del Terzo Settore
5. promozione di interventi mirati a soddisfare i bisogni della
collettivit‡
6. gestione flussi migratori
5.programmazione di misure per l'inclusione socio-lavorativa dei
cittadini migranti pi? vulnerabili |
Priorit‡ 4 - Politiche previdenziali |
1. riduzione del divario tra le c.d.
privilegio e le pensioni percepite dalle categorie pi? deboli
2. riordino sistema welfare
3.istituzione della pensione minima di cittadinanza
4. attuazione di una nuova flessibilit‡ in uscita c.d. quota 100
5. proroga della misura sperimentale "opzione donna"
6. politiche di protezione sociale quali ad esempio la gestione
delle aree di crisi complessa e le crisi aziendali |
Priorit‡ 5 - Prevenzione della
corruzione, pubblicit‡ e trasparenza |
1. piena attuazione obblighi di
pubblicit‡ e trasparenza
2. formazione del personale sulla materia |