Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con
il Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo,
il Ministro della giustizia e il Ministro dell'Interno
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dec. 4 luglio 2019 -
Costituzione tavolo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al
caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
Decreto 4 luglio 2019
Costituzione tavolo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al
caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura
Il Ministro del lavoro e delle politiche sociali
di concerto con
il Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo,
il Ministro della giustizia e il Ministro dell'Interno
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante "Norme generali
sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche";
VISTA la legge 29 ottobre 2016, n. 199, recante "Disposizioni in materia di
contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in
agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo", ed, in
particolare, l'articolo 9, comma 1, il quale prevede la necessità di predisporre
un apposito piano di interventi al fine di migliorare le condizioni di
svolgimento dell'attività lavorativa stagionale di raccolta dei prodotti
agricoli, che preveda apposite misure per la sistemazione logistica e il
supporto dei lavoratori, anche attraverso il coinvolgimento di Regioni, Province
Autonome e amministrazioni locali, delle rappresentanze dei datori di lavoro e
dei lavoratori del settore e delle organizzazioni del terzo settore, nonché
idonee forme di collaborazione con le sezioni territoriali della Rete del lavoro
agricolo di qualità;
VISTO il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, recante "Disposizioni urgenti per
il settore agricolo, la tutela ambientale e l'efficientamento energetico
dell'edilizia scolastica e universitaria, il rilancio e lo sviluppo delle
imprese, il contenimento dei costi gravanti sulle tariffe elettriche, nonché per
la definizione immediata di adempimenti derivanti dalla normativa europea",
convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116, ed,
in particolare, l'articolo 6, il quale istituisce, presso l'INPS, la "Rete del
lavoro agricolo di qualità";
VISTO il decreto-legge 23 ottobre 2018, n. 119, recante "Disposizioni urgenti in
materia fiscale e finanziaria", convertito, con modificazioni, dalla legge 17
dicembre 2018, n. 136;
VISTO, in particolare, l'articolo 25-quater, comma 1, del citato decreto-legge
23 ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre
2018, n. 136, recante disposizioni in materia di contrasto al fenomeno del
caporalato, il quale, allo scopo di promuovere la programmazione di una proficua
strategia per il contrasto al fenomeno del caporalato e del connesso
sfruttamento lavorativo in agricoltura, istituisce, presso il Ministero del
lavoro e delle politiche sociali, il "Tavolo operativo per la definizione di una
nuova strategia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in
agricoltura";
VISTO, inoltre, l'articolo 25-quater, comma 2, del citato decreto-legge 23
ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre
2018, n. 136, il quale prevede che i componenti del Tavolo sono nominati in
numero non superiore a quindici e che con decreto del Ministro del lavoro e
delle politiche sociali, di concerto con i Ministri delle politiche agricole,
alimentari, forestali e del turismo, della giustizia e dell'interno, da adottare
entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione
del presente decreto, sono stabiliti l'organizzazione e il funzionamento del
Tavolo, nonché eventuali forme di collaborazione con le sezioni territoriali
della Rete del lavoro agricolo di qualità;
VISTO, inoltre, l'articolo 25-quater, comma 6, del citato decreto legge 23
ottobre 2018, n. 119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre
2018, n. 136, il quale prevede che la spesa complessiva relativa agli oneri di
funzionamento del Tavolo è a valere sul Fondo nazionale per le politiche
migratorie di cui all'articolo 45 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n.
286;
RITENUTO, pertanto, di dover procedere alla disciplina dell'organizzazione e del
funzionamento del Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di
contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura, nonché
delle eventuali forme di collaborazione con le sezioni territoriali della Rete
del lavoro agricolo di qualità;
ACQUISITI i concerti del Ministero delle politiche agricole, alimentari,
forestali e del turismo con nota prot. n. 5676 del 27 maggio 2019, del Ministero
della giustizia, con nota prot. n. 5689 del 23 maggio 2019 e del Ministero
dell'interno con nota prot. n. 35775 del 27 maggio 2019
DECRETA
Articolo 1
Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al
caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura
1. E'costituito il Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di
contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura, di
seguito denominato "Tavolo".
2. Il Tavolo svolge le seguenti funzioni:
a) predisposizione del Piano Triennale che individua le principali linee di
intervento;
b) indirizzo e programmazione delle attività istituzionali finalizzate al
contrasto del caporalato e dello sfruttamento lavorativo in agricoltura;
c) monitoraggio sull'attuazione degli interventi previsti dal Piano Triennale;
d) monitoraggio sull'attuazione della legge n. 199 del 4 novembre 2016;
e) coordinamento delle azioni intraprese dalle diverse istituzioni attraverso la
gestione condivisa degli interventi volti alla prevenzione del fenomeno, ferme
restando le competenze delle Forze di polizia e dell'Autorità di pubblica
sicurezza ai sensi della legge 1° aprile 1981, n. 121;
f) condivisione delle buone prassi sperimentate a livello locale e loro
possibile riproduzione in altre realtà territoriali;
g) condivisione e confronto sulla programmazione dei pertinenti Fondi Europei
per il finanziamento di azioni di prevenzione e contrasto al caporalato;
h) elaborazione di proposte normative relative al contrasto e alla prevenzione
del fenomeno;
i) collaborazione con la Cabina di regia e con le sezioni territoriali della
Rete del lavoro agricolo di qualità.
Articolo 2
Composizione del Tavolo
1. Il Tavolo è presieduto dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali o da
un suo delegato ed è composto da un rappresentante del Ministero dell'interno;
un rappresentante del Ministero della giustizia; un rappresentante del Ministero
delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo; un rappresentante
del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; un rappresentante
dell'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL); un
rappresentante dell'Ispettorato nazionale del lavoro (INL); un rappresentante
dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS); un rappresentante del
Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro; un rappresentante del Corpo della
Guardia di finanza; un rappresentante delle Regioni e delle Province autonome di
Trento e Bolzano; un rappresentante dell'Associazione Nazionale dei Comuni
Italiani (ANCI).
2. Per ogni membro, designato con apposito decreto del Ministro del lavoro e
delle politiche sociali, può essere nominato un supplente.
3. Alle riunioni del Tavolo possono partecipare rappresentanti dei datori di
lavoro e dei lavoratori del settore, nonché delle organizzazioni del Terzo
settore. Tali enti richiedono di partecipare agli incontri del Tavolo previa
apposita manifestazione di interesse da presentare alla Presidenza ed alla
Segreteria del Tavolo.
4. Agli incontri del Tavolo possono partecipare in qualità di uditori, su invito
della Presidenza o dei componenti istituzionali, rappresentanti di
organizzazioni internazionali operanti nei settori dell'immigrazione e del
lavoro, qualora le riunioni riguardino i rispettivi ambiti di competenza.
5. La Presidenza e i componenti istituzionali del Tavolo si riservano di poter
invitare a partecipare agli incontri del Tavolo in qualità di uditori altri
soggetti, tra cui le Consigliere di parità, qualora le riunioni riguardino
ambiti di loro competenza.
Articolo 3
Convocazione e funzionamento del Tavolo
1. Il Tavolo opera per tre anni dalla sua costituzione e può essere prorogato
per un ulteriore triennio.
2. Il Tavolo si riunisce almeno tre volte all'anno e comunque, in caso di
necessità, può esserne chiesta la convocazione su richiesta del Presidente o di
almeno un terzo dei rappresentanti istituzionali o di uno dei coordinatori dei
gruppi di lavoro di cui all'articolo 5.
3. Le riunioni sono convocate dalla Presidenza con il supporto della segreteria
del Tavolo.
4. La convocazione del Tavolo, comprensiva del relativo ordine del giorno, è
trasmessa, con un preavviso di almeno dieci giorni, salvo procedure urgenti, con
modalità telematica, alle amministrazioni pubbliche e agli enti di cui
all'articolo 2.
5. Qualora non si possa garantire la presenza di un proprio rappresentante al
Tavolo potranno essere inviate osservazioni inerenti l'ordine del giorno prima
della data prefissata per la riunione.
6. Al termine della riunione viene redatto un verbale sintetico che viene
inviato in via telematica a tutti i componenti del Tavolo nonché ai partecipanti
dei diversi gruppi di lavoro di cui all'articolo 5 del presente decreto. Tale
verbale sarà approvato, a maggioranza dei presenti, nella seduta immediatamente
successiva.
7. Le funzioni di segreteria sono svolte dalla Direzione generale
dell'immigrazione e delle politiche di integrazione, presso il Ministero del
lavoro e delle politiche sociali, nell'ambito delle ordinarie risorse umane e
strumentali.
Articolo 4
Deliberazioni del Tavolo
1. Le sedute del Tavolo sono valide con la presenza della maggioranza assoluta
dei componenti istituzionali.
2. Le deliberazioni del Tavolo vengono assunte a maggioranza dei componenti
istituzionali presenti.
Articolo 5
Gruppi di lavoro
1. Il Tavolo è organizzato in sei gruppi di lavoro, ognuno dei quali è
coordinato da un'Amministrazione capofila, competente ratione materiae. Tali
gruppi sono funzionali alla programmazione strategica, nell'ambito del Piano
Triennale di interventi di cui contribuiscono alla redazione, per quanto di
competenza, di azioni afferenti alle seguenti macro-aree di intervento:
a) gruppo 1 - Prevenzione, vigilanza e repressione del fenomeno del caporalato,
coordinato dall'INL, ferme restando le competenze delle Forze di polizia e
dell'Autorità di pubblica sicurezza ai sensi della legge 1° aprile 1981, n. 121;
b) gruppo 2 - Filiera produttiva agroalimentare, prezzi dei prodotti agricoli,
coordinato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali e del
turismo;
c) gruppo 3 - Intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e valorizzazione
del ruolo dei Centri per l'impiego, coordinato dall'ANPAL;
d) gruppo 4 - Trasporti, coordinato dalla Regione Basilicata;
e) gruppo 5 - Alloggi e foresterie temporanee, coordinato dall'ANCI;
f) gruppo 6 - Rete del lavoro agricolo di qualità, coordinato dall'INPS.
2. I gruppi di lavoro, nell'ambito della materia di loro competenza, esercitano
il monitoraggio sull'attuazione del Piano Triennale di interventi definito dal
Tavolo.
3. Ognuno dei coordinatori stabilisce l'organizzazione e le modalità di
funzionamento nonché la programmazione dei lavori dei singoli gruppi. L'adesione
ai gruppi è aperta anche a soggetti diversi da quelli designati per la
partecipazione ai lavori del Tavolo.
4. I componenti di un determinato gruppo hanno la facoltà di partecipare ai
lavori degli altri gruppi, compatibilmente con le proprie funzioni
istituzionali. Saranno indette apposite riunioni dei coordinatori dei diversi
gruppi di lavoro al fine di addivenire, per le rispettive parti di competenza,
alla redazione del Piano Triennale di cui all'articolo 1. I coordinatori
relazionano periodicamente al Tavolo sullo stato delle attività svolte dai
singoli gruppi di lavoro.
5. La segreteria del Tavolo, assicurata dalla Direzione generale
dell'immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero del lavoro e
delle politiche sociali, ha il compito di agevolare la partecipazione,
coordinando adeguatamente la programmazione degli incontri, dei quali deve
essere preventivamente informata.
6. I coordinatori dei diversi gruppi di lavoro hanno comunque la facoltà di
riunirsi in caso di necessità avvalendosi del supporto amministrativo della
segreteria del Tavolo.
Articolo 6
Forme di collaborazione con le sezioni territoriali della Rete del lavoro
agricolo di qualità
1. Il Tavolo ed, in particolare, il gruppo di lavoro dedicato, collabora
attivamente con la Cabina di regia e con le sezioni territoriali della Rete del
lavoro agricolo di qualità al fine di rafforzare tale strumento, in
coordinamento con le attività del Tavolo.
Articolo 7
Partecipazione ai lavori del Tavolo
1. La partecipazione al Tavolo e ai gruppi di lavoro è gratuita e non dà diritto
alla corresponsione di alcun compenso, indennità o emolumento comunque
denominato, salvo rimborsi per spese di viaggio e di soggiorno.
Articolo 8
Oneri di funzionamento
1. La spesa complessiva relativa agli oneri di funzionamento del Tavolo è a
valere sul Fondo nazionale per le politiche migratorie di cui all'articolo 45
del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286.
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