DIRETTIVA N. 13 MLPS - Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
MLPS, DM 31 gennaio 2019, n. 13 - Direttiva generale per l'azione amministrativa
e la gestione per l'anno 2019
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali
VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante ?Disposizioni in materia di
giurisdizione e controllo della Corte dei Conti?;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, recante ?Riordino e
potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei
costi, dei rendimenti e dei risultati dell?attività svolta dalle amministrazioni
pubbliche, a norma degli articoli 6, 8 e 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59? e
successive modifiche e integrazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, recante ?Riforma
dell?organizzazione del Governo, a norma dell?articolo 11 della legge 15 marzo
1997, n. 59? e successive modifiche e integrazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante ?Norme generali
sull?ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche? e
successive modifiche e integrazioni;
VISTA la legge 4 marzo 2009, n. 15, recante ?Delega al Governo finalizzata
all?ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e all?efficienza e
trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative
delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell?economia e del lavoro e
alla Corte dei conti?;
VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante ?Attuazione della
legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del
lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni?,
come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 74 ed in particolare
l?articolo 10, comma 1, lettera a), secondo cui ogni Amministrazione redige
annualmente un documento programmatico triennale, denominato Piano della
performance;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante ?Legge di contabilità e finanza
pubblica? e successive modifiche e integrazioni;
VISTA la legge costituzionale 20 aprile 2012, n. 1, recante ?Introduzione del
principio del pareggio di bilancio nella Carta costituzionale?;
VISTA la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante ?Disposizioni per la prevenzione
e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica
amministrazione?;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 gennaio 2013,
istitutivo del Comitato interministeriale per la prevenzione e il contrasto
della corruzione e dell?illegalità nella pubblica amministrazione;
VISTO il decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, recante ?Riordino della
disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di
informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni?;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 16 aprile 2013, n. 62, recante
?Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici a norma
dell?articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165?;
VISTO il decreto legislativo 19 aprile 2013, n. 39, recante ?Disposizioni in
materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche
amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico a norma
dell?articolo 1, commi 48 e 50, della legge 6 novembre 2012, n. 190?,
VISTO il proprio decreto del Ministro pro tempore del 10 luglio 2014 con il
quale è stato approvato il Codice di comportamento dei dipendenti del Ministero
del lavoro e delle politiche sociali;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio 2015,
n. 77, recante ?Regolamento di organizzazione degli Uffici di diretta
collaborazione del Ministro del lavoro e delle politiche sociali e
dell?Organismo indipendente di valutazione della performance?;
VISTO il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 80, recante ?Misure per la
conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro, in attuazione
dell?articolo 1, commi 8 e 9, della legge 10 dicembre 2014 n. 183?;
VISTA la legge 7 agosto 2015, n. 124, recante ?Deleghe al Governo in materia di
riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche?;
VISTO il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 149, recante ?Disposizioni
per la razionalizzazione e la semplificazione dell?attività ispettiva in materia
di lavoro e legislazione sociale, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n.
183?;
VISTO il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, recante ?Disposizioni
per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di
politiche attive, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 10 dicembre
2014, n. 183?;
VISTO il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151, recante ?Disposizioni di
razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico
dei cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e
pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183?;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 2016, n. 105 recante
?Regolamento di disciplina delle funzioni del Dipartimento della funzione
pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri in materia di misurazione e
valutazione della performance delle pubbliche amministrazioni?;
VISTO il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90 recante ?Completamento della
riforma della struttura del bilancio dello Stato, in attuazione dell?articolo
40, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196?;
VISTO il decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 93 recante ?Riordino della
disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del
bilancio di cassa, in attuazione dell?articolo 42, comma 1, della legge 21
dicembre 2009, n. 196?;
VISTO il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 recante ?Revisione e
semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione,
pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del
decreto legislativo 14 marzo 2013, N. 33, ai sensi dell?articolo 7 della legge 7
agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni
pubbliche?;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2017, n. 57 recante
?Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche
sociali?;
VISTE le Linee Guida per il Piano della performance - Ministeri - n. 1 giugno
2017 emanate dal Dipartimento della Funzione Pubblica;
VISTO il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali pro tempore
del 6 dicembre 2017 recante l?individuazione delle unità organizzative di
livello dirigenziale non generale nell?ambito del Segretariato generale e delle
Direzioni generali;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 2018 con il quale
Fon. Luigi Di Maio è stato nominato Ministro dello sviluppo economico e del
lavoro e delle politiche sociali;
VISTO il Documento di Economia e Finanza 2018 deliberato dal Consiglio dei
Ministri il 26 Aprile 2018 e la successiva Nota di aggiornamento, approvata dal
Consiglio dei Ministri il 27 settembre 2018;
VISTO il decreto legge del 12 luglio 2018, n. 87 recante ?Disposizioni urgenti
per la dignità dei lavoratori e delle imprese?, convertito con modificazioni
dalla legge 9 agosto 2018, n. 96;
VISTO il proprio decreto del 28 settembre 2018 di adozione dell?Atto di
indirizzo, con il quale sono state individuate le priorità politiche del
Ministero del lavoro e delle politiche sociali per il triennio 2019-2021;
VISTA la legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante ?Bilancio di previsione dello
Stato per l?anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio
2019-2021?;
VISTO il decreto del Ministero dell?economia e delle finanze del 31 dicembre
2018 concernente la ?Ripartizione in capitoli delle Unità di voto parlamentare
relative al bilancio di previsione dello Stato per l?anno finanziario 2019 e per
il triennio 2019-2021? e, in particolare, la Tabella 4, riguardante il bilancio
di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
VISTO il proprio decreto di ripartizione e assegnazione delle risorse umane e
finanziarie per il 2019 ai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello
generale titolari dei centri di responsabilità amministrativa;
VISTO il Piano triennale delle azioni positive in materia di pari opportunità,
adottato con proprio decreto ministeriale del 28 dicembre 2018;
VISTO il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione e della trasparenza
2019-2021 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali?;
CONSIDERATE le proposte di obiettivi formulate dai titolari dei centri di
responsabilità amministrativa;
EMANA
la seguente
DIRETTIVA GENERALE PER L?AZIONE AMMINISTRATIVA E LA GESTIONE PER L?ANNO 2019
Il documento, adottato sulla base delle priorità politiche e degli indirizzi
programmatici definiti nell?Atto di indirizzo del Ministro del 28 settembre
2018, esplicita le linee d?azione e gli obiettivi triennali e annuali che i
dirigenti di primo livello dovranno sviluppare nel corso del 2019 ed è emanato
ai sensi dell?art. 8 del d.lgs. 286/99 e dell?articolo 14, comma 1, del d.lgs.
165/2001.
Premessa
La Direttiva generale per l'anno 2019 è adottata unitamente al Piano della
performance del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Con tale atto di
gestione, il Ministro assegna gli obiettivi alle unità dirigenziali di primo
livello, mentre il Piano della performance esplicita la programmazione del
Ministero nel contesto di una più ampia rappresentazione delle competenze, delle
funzioni e dell?organizzazione dell?Amministrazione. La direttiva è elaborata
assicurando il collegamento e la coerenza tra le priorità politiche del Governo
e quelle assegnate dal Ministro al Dicastero, con il già citato Atto di
indirizzo del Ministro del 28 settembre 2018. Il processo di pianificazione
strategica così definito è elaborato tenendo conto, altresì, delle previsioni
inserite nella Nota Integrativa alla legge di bilancio per il triennio
2019-2021, documento esplicativo dell?intera programmazione
economico-fìnanziaria del Ministero.
L?azione dell?Amministrazione, nel corso del 2019, sarà incentrata a perseguire
rilevanti obiettivi finalizzati a sostenere le politiche del lavoro, anche
attraverso un rafforzato raccordo con le Agenzie (ANPAL e INL), affinché si
intensifichi l?apporto qualitativo di tutti i soggetti istituzionali che
operano, ciascuno per i rispettivi ambiti di competenza, sui temi del lavoro e
sui suoi profili regolatori, anche in ordine alla tutela della salute e
sicurezza, nonché su quelli della conciliazione e della mediazione delle
controversie di lavoro, della garanzia di forme di sostegno al reddito e
dell?uscita dal mondo del lavoro secondo nuove forme di flessibilità
Determinante sarà, inoltre, promuovere l?integrazione sociale e lavorativa
soprattutto delle fasce più vulnerabili della popolazione, esclusa da un?utile
collocazione nel mondo del lavoro.
La convinzione che muove il percorso di riforma è quella per cui, impegnandosi
nel rafforzamento dei meccanismi della domanda e dell?offerta del lavoro, si
possa pervenire a una riqualificazione del mercato occupazionale più dinamica e
innovativa rimuovendo i fattori ostativi che ne hanno impedito un efficiente
funzionamento nel corso degli anni. A tali fini, lo strumento del reddito di
cittadinanza deve essere inteso quale modalità operativa in grado di attivare
percorsi virtuosi di reinserimento lavorativo di chi è fuori dal mercato del
lavoro, nonché misura di contrasto alla povertà assoluta per il sostegno di
fasce fragili di popolazione, a forte rischio di esclusione sociale.
Nel corso dell?anno, fazione dell?Amministrazione sarà tesa, altresì, al
perfezionamento della normativa secondaria di dettaglio derivante dalla Riforma
del Terzo settore a completamento del percorso innovativo già attuato negli anni
precedenti e finalizzato a razionalizzare e rivedere la normativa civile e
fiscale degli enti non profit. Non meno significativo sarà l?impegno del
Dicastero a sostenere le misure di inserimento socio-lavorativo dei migranti,
secondo un approccio integrato di analisi del fenomeno migratorio, per sua
natura caratterizzato da molteplici dimensioni, ognuna delle quali
significativamente rilevante ai fini dell?attuazione delle politiche di
integrazione. Per tali motivi, è stato istituito presso questa Amministrazione
un Tavolo operativo per contrastare il caporalato, volto ad acquisire il
contributo di numerosi attori istituzionali e delle parti sociali, per
l?individuazione di adeguate misure programmatiche e soluzioni operative in
materia.
Per ottimizzare i profili di collaborazione interistituzionale tra questo
Ministero e gli Enti vigilati, è inoltre necessario rafforzare le funzioni di
governance, nella prospettiva di una condivisione non solo tecnica, ma di
principi sulle finalità da perseguire. Saranno, pertanto, sviluppate le funzioni
di indirizzo, vigilanza e supporto dell?Amministrazione nei confronti degli enti
vigilati, Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL),
Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), dell?Istituto Nazionale per le Politiche
Pubbliche (INAPP), nonché sugli enti pubblici previdenziali (INPS) e
assicurativi (INAIL), e sulle casse previdenziali private e privatizzate.
L?azione dell?Amministrazione sarà, inoltre, volta a rafforzare il rapporto di
fiducia tra cittadini e Stato, promuovendo la trasparenza e proseguendo
nell?azione di ammodernamento e miglioramento del Ministero, anche attraverso il
ricorso alla digitalizzazione, all?innovazione e all?ottimizzazione dei modelli
organizzativi. Unitamente a tali finalità, nella prospettiva di assicurare
l?efficiente impiego di risorse pubbliche, particolare attenzione sarà posta ai
profili della rendicontazione (accountability), anche attraverso l?attività di
Audit svolta dall?Amministrazione in materia di Fondi Europei (FSE, FEG,
FEAD).Con riferimento alle attività in ambito europeo e internazionale, il
Dicastero garantirà lo svolgimento degli adempimenti previsti dalla legge n. 234
del 24 dicembre 2012 (che detta le norme generali sulla partecipazione
dell'Italia alla formazione e all'attuazione della normativa e delle politiche
dell'Unione europea), assicurando il contributo dell'Amministrazione nelle
tematiche di competenza.
CONTENUTO DELLA PROGRAMMAZIONE STRATEGICA E OPERATIVA
Il presente atto programmatico individua le linee di azione strategiche e
operative per l?anno 2019, che si traducono nella:
- attuazione del reddito di cittadinanza
- promozione delle politiche del lavoro
- promozione delle politiche di integrazione sociale e di contrasto alla
povertà, con particolare attenzione per coloro che si trovano in condizione di
fragilità e vulnerabilità.
- promozione delle politiche per il miglioramento delle condizioni dei
lavoratori lungo tutto 1? arco della vita lavorativa
- attuazione delle attività connesse all? adozione delle misure per la
flessibilità in uscita dal mondo del lavoro (pensione c.d. quota 100)
- azione più incisiva di governance, attraverso anche l?adozione di modelli
gestionali più innovativi, finalizzati al miglioramento organizzativo e di
funzionamento dell?Amministrazione;
Nel perseguimento di tali azioni, il Ministero dovrà valorizzare il rapporto con
i cittadini e gli stakeholders, qualificando i profili della comunicazione
istituzionale, attraverso il potenziamento delle reti e delle infrastrutture
tecnologiche, per sviluppare il miglior dialogo possibile tra l?utenza e
l?Amministrazione. Ciò al fine di pervenire, anche attraverso efficienti sistemi
di customer, a un miglioramento nella definizione dei servizi e degli standard
di qualità.
A tali obiettivi si collega la necessità di improntare l?intera azione
amministrativa ai principi di trasparenza e anticorruzione, indirizzando ogni
attività al rispetto di tali criteri informatori.
L?attuazione delle linee strategiche e l?adozione di interventi efficaci, nel
complesso contesto cui si è fatto cenno in premessa, sarà garantita da ciascun
centro di responsabilità nell?ambito delle proprie competenze, nonché dal
Responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza e Autorità
di Audit e dai titolari dei due incarichi di consulenza, studio e ricerca.
Il Segretariato Generale assicurerà la funzione di coordinamento, nell?ottica
del miglioramento dell?efficienza, efficacia ed economicità dell'azione
amministrativa. A tal fine, particolare attenzione sarà dedicata al
potenziamento della semplificazione dell?azione amministrativa e al
coordinamento delle attività finalizzate alla dematerializzazione dei processi e
all?aggiornamento conseguente dei sistemi in uso, connessi all?adeguamento degli
obblighi imposti dall?Agenda Digitale in osservanza della normativa di
trasparenza e anticorruzione.
Il coordinamento si esplicherà in materia di programmazione
economico-finanziaria e di bilancio, in raccordo con i competenti organi di
controllo, ivi compreso il MEF e la Corte dei Conti e compito della struttura,
sarà quello di operare per migliorare la gestione dei complessi processi di
trasferimento ed erogazione delle risorse finanziarie. H Segretariato assicurerà
inoltre la funzione di indirizzo e di supporto nei confronti delle Direzioni
generali, in ordine alle attività afferenti il ciclo di gestione della
performance, per gli evidenti impatti sulle performance individuali e su quella
organizzativa del Dicastero. In tale contesto, attraverso il supporto del Gruppo
di lavoro, appositamente costituito, dovrà essere assicurato il coordinamento
teso alla revisione e all? aggiornamento del sistema di misurazione e
valutazione della performance, per consentire 1? adeguamento al nuovo indirizzo
e orientamento indicati al riguardo dal legislatore e specificati più nel
dettaglio nelle Linee guida del Dipartimento della Funzione Pubblica.
Notevolmente intensa sarà l?attività di coordinamento volta alla definizione di
interventi a carattere trasversale e all?implementazione di progetti innovativi.
Al fine di garantire il rafforzamento della capacità di governance
dell'Amministrazione, il Segretariato generale continuerà a svolgere funzioni di
indirizzo, vigilanza, coordinamento e monitoraggio sugli Enti vigilati (INL,
ANPAL ed INAPP), assicurando la loro effettiva operatività ai fini del buon
andamento. Nell?ottica del miglioramento dell?efficienza, efficacia ed
economicità dell'azione amministrativa, il Segretariato sarà impegnato,
unitamente alle altre strutture coinvolte, nell? implementazione delle relazioni
con gli utenti esterni ed interni e nella promozione degli obiettivi in materia
di pari opportunità. Sarà, inoltre assicurato il coordinamento, con le Direzioni
generali competenti, il coordinamento in materia di politiche internazionali e
di rapporti con gli organismi comunitari e internazionali. Per quanto riguarda
l?attività statistica, invece, sarà attuato il coinvolgimento delle strutture
ministeriali per la valorizzazione delle informazioni statistiche, in coerenza
con il Programma Statistico Nazionale (PSN) e con il Protocollo
interistituzionale.
La Direzione Generale per le politiche del personale, l?innovazione
organizzativa, il bilancio - Ufficio procedimenti disciplinari, dovrà favorire
lo snellimento dei processi e delle procedure amministrative, attraverso
un?azione significativa finalizzata alla pianificazione, all?innovazione e
all?ottimizzazione dei modelli organizzativi e alla razionalizzazione
dell?assetto logistico.
Centrale nel suo impegno sarà il potenziamento degli organici e lo sviluppo
dell?attività di formazione, necessaria ad accrescere e attualizzare le
professionalità e le competenze all?interno del Dicastero. Il consolidamento
della consistenza dell?organico, quale conseguenza delle modifiche organizzative
intervenute, assicurerà un miglior funzionamento degli uffici.
Nel perseguire tale finalità di ammodernamento, sarà data attuazione a strumenti
innovativi finalizzati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e alla
sperimentazione di forme di lavoro flessibile e smart working.
Di significativa rilevanza è la necessità di portare a compimento le attività di
aggiornamento del sistema di misurazione e valutazione del personale, per
pervenire alla definizione di regole e modalità nella distribuzione della
premialità ispirate a criteri meritocratici, anche attraverso un dialogo
fruttuoso con le rappresentanze sindacali interne. Tale finalità consentirà di
attualizzare il sistema in uso alle novelle legislative intervenute nel corso
del 2017.
La Direzione Generale dei sistemi informativi, dell?innovazione tecnologica, del
monitoraggio dati e della comunicazione unitamente alle attività volte alla
gestione e all?aggiornamento delle piattaforme informatiche e dei sistemi
operativi adottati dall?Amministrazione, nel corso del 2019 sarà particolarmente
impegnata a sviluppare una significativa azione di comunicazione e informazione
istituzionale in merito al reddito di cittadinanza, anche attraverso la
progettazione e la realizzazione di campagne e di ulteriori iniziative di
comunicazione al riguardo, nonché a porre in essere le attività necessarie alla
realizzazione di un sistema informativo gateway, per favorire lo scambio di
informazioni tra i soggetti che gestiscono il reddito di cittadinanza e le
piattaforme digitali inerenti il Patto per il lavoro e il Patto sociale.
La Direzione generale, inoltre, dovrà assicurare il coordinamento, all?interno
del Dicastero, delle informazioni oggetto di pubblicazione sul sito
istituzionale riferite ai singoli centri di responsabilità amministrativa e
dovrà supportare gli uffici nel funzionamento della strumentazione informatica a
disposizione, in una prospettiva di crescente digitalizzazione, secondo il Piano
di Comunicazione 2019. In tal senso, sarà di rilevante importanza, per
proseguire nel processo di ammodernamento già precedentemente avviato,
potenziare il percorso di dematerializzazione, anche ai fini della
semplificazione delle procedure. Unitamente a ciò, sarà necessario procedere
all?implementazione delle componenti tecnologiche necessarie per l?attuazione
delle norme in materia di trasparenza ed anti corruzione.
La Direzione Generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali sarà
impegnata nella promozione delle politiche per il miglioramento delle condizioni
dei lavoratori, attraverso il rafforzamento delle misure e degli strumenti di
tutela della condizione dei lavoratori, nel rispetto dei principi di parità di
genere e per i profili di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro,
valorizzando anche il dialogo sociale. Concorrerà con le altre strutture
coinvolte nell?attuazione di strumenti innovativi finalizzati alla conciliazione
dei tempi di vita e di lavoro, fornendo il supporto alle attività della
Consigliera nazionale di parità e al comitato nazionale per 1?attuazione dei
principi di parità e di trattamento ed uguaglianza di opportunità tra lavoratori
e lavoratrici. La Direzione generale proseguirà, altresì, nell?attività di
conciliazione e mediazione delle controversie collettive di lavoro, di
competenza, finalizzando l?azione alla riduzione degli impatti traumatici nelle
aziende e curerà i profili applicativi e interpretativi degli istituti
giuslavoristici, anche attraverso la gestione del diritto di interpello. In
relazione agli aspetti connessi agli affari europei ed internazionali alla
legislazione europea, la Direzione assicurerà il supporto ai processi di
negoziazione per le materie di competenza.
La Direzione Generale degli ammortizzatori sociali e della formazione,
nell?ambito della promozione delle politiche attive per il miglioramento delle
condizioni dei lavoratori lungo tutto l?arco della vita lavorativa, sarà
impegnata nella promozione delle politiche di lavoro e della formazione
professionale, volte alla protezione dei lavoratori nelle aree di crisi
complessa , di crisi aziendale e in caso di disoccupazione involontaria,
attraverso l?applicazione dei criteri ai fini dell?autorizzazione degli
interventi di sostegno al reddito e ricollocazione dei lavoratori disoccupati,
con successiva attività di auditing sui procedimenti adottati. Sarà inoltre
compito della Direzione valutare 1? impatto delle politiche di sostegno al
reddito, anche nei casi di gestione delle eventuali eccedenze di personale,
risultanti dalle procedure inerenti le aree di crisi complessa e di quelle
realtà laddove l?ammortizzatore sociale non preveda il recupero in azienda del
personale sospeso o di quello ad orario ridotto. La Direzione dovrà inoltre
garantire lo sviluppo delle politiche della formazione ai fini
dell?individuazione di efficaci strategie di coordinamento e di impulso per una
efficace attuazione del Programma Erasmus +.
La Direzione Generale per le politiche previdenziali e assicurative, nell?ambito
delle azioni volte alla promozione della flessibilità in uscita dal mondo del
lavoro, assicurerà il supporto tecnico nelle attività relative all?attuazione
delle misure di uscita flessibile dal mondo del lavoro e all? accesso a
pensione, tra le quali la nuova misura c.d. pensione ?quota 100?, anche al fine
di favorire il ricambio generazionale. Al riguardo sarà anche effettuata
l?attività di vigilanza sull? attuazione da parte degli enti previdenziali
interessati, delle misure di flessibilità in uscita di recente adozione. Inoltre
sarà monitorata la realizzazione delle misure relative alla possibilità di
accedere al trattamento pensionistico, senza penalizzazioni, con riduzione del
requisito dell?anzianità contributiva per i lavoratori ?precoci? occupati in
mansioni usuranti e per l?estensione della facoltà di esercizio della ?opzione
donna?. La Direzione inoltre assicurerà la vigilanza sugli assetti
economico-finanziari degli enti previdenziali pubblici e privati, attraverso la
verifica dei piani di impiego delle disponibilità finanziarie e dei documenti
contabili, esercitando la vigilanza anche sull?applicazione da parte degli enti
previdenziali pubblici e privati, delle normative in materia di sicurezza
sociale per i lavoratori italiani all? estero e stranieri in Italia Saranno
inoltre assicurati la gestione dei trasferimenti, a rendiconto, delle risorse
finanziare stanziate, per 1? esercizio di riferimento ad INPS ed INAIL.
La Direzione Generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale
rivestirà un ruolo fondamentale nell? attuazione della nuova misura del reddito
di cittadinanza poiché sarà chiamata a definire provvedimenti volti a
individuare le platee dei beneficiari e le modalità di erogazione della misura,
nonché le ipotesi di deterrenza al ricorso fraudolento di tale strumento, in una
prospettiva di prevenzione degli abusi. Il reddito di cittadinanza rappresenta
un profondo cambiamento di prospettiva nelle politiche di lotta alla povertà,
alla disuguaglianza e all?esclusione sociale e costituisce una misura che, per
risorse dedicate e per numero di persone coinvolte, si propone la finalità di
reinserire la persona nella vita sociale e lavorativa del Paese. A tali fini,
poiché non solo di sostegno economico si tratta, ma anche di attivazione dei
servizi territoriali intorno ai bisogni delle persone e del loro nucleo
familiare, la Direzione generale sarà chiamata ad estendere e consolidare la
rete di collaborazione con i soggetti che sul territorio si occupano di servizi
sociali e a rafforzare il sistema di sostegno dei cittadini a più alto rischio
di esclusione. Nel perseguire tali obiettivi, la Direzione concorrerà, insieme
agli altri soggetti istituzionali coinvolti, all?implementazione del SIUSS,
assicurando anche l?attività di monitoraggio delle prestazioni erogate e dei
servizi sociali offerti nel territorio. Il nuovo modello di welfare dovrà
necessariamente coinvolgere più attori istituzionali, per giungere ad una presa
in carico dei soggetti ad alto rischio di esclusione sociale, attraverso
un?offerta integrata di prestazioni e servizi. Determinante, per la risposta ai
fabbisogni, sarà il coinvolgimento sempre maggiore della Rete della protezione e
dell?inclusione sociale, finalizzata a favorire una maggiore omogeneità
territoriale nell?erogazione delle prestazioni, in una prospettiva unitaria di
azione e nel segno di quanto sancito nel Piano per gli interventi e i servizi
sociali di contrasto alla povertà e nel Piano della non autosufficienza.
In tale contesto, sia il Sistema informativo unitario dei servizi sociali, da
implementare, sia la piattaforma digitale dedicata al reddito di cittadinanza,
rappresenteranno gli strumenti indispensabili per l?attuazione integrata degli
interventi.
Resta, inoltre, prioritaria l?attenzione dovuta al finanziamento della spesa
sociale, attraverso i trasferimenti all?INPS per le prestazioni
socio-assistenziali e quella relativa alla gestione delle risorse FSE (PON
Inclusione) e FEAD (Fondo Europeo aiuti agli indigenti). Analogamente rilevante
sarà l?attività volta alla promozione dei diritti dei bambini e degli
adolescenti, soprattutto quelli in situazione di particolare vulnerabilità e
alla individuazione di modelli d'intervento integrati ed efficienti per la presa
in carico delle persone con disabilità e non autosufficienti e l?inserimento
lavorativo delle persone con disabilità.
La Direzione Generale dell?immigrazione e delle politiche di integrazione sarà
impegnata nella promozione e nel perseguimento di iniziative di integrazione
socio-lavorativa dei migranti, con particolare attenzione alle situazioni di
estrema vulnerabilità. Gli interventi per la gestione integrata delle politiche
di inserimento socio-lavorativo a beneficio dei migranti regolarmente presenti
in Italia, ispirati ai principi di piena partecipazione tra gli stessi e le
società di accoglienza, saranno sostenuti dal contestuale impiego di risorse
finanziarie nazionali (FNPM) e comunitarie (FAMI; FSE PON Inclusione e PON
Legalità). Di particolare rilevanza risulta essere, poi, l?istituzione del
Tavolo sul caporalato, ideato anche per potenziare i progetti finalizzati al
contrasto allo sfruttamento lavorativo, e sessuale, e per il sostegno alle
vittime. In collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la
Direzione sarà impegnata nel rafforzamento dei progetti del programma unico di
emersione delle vittime di tratta, tesi a favorire, a beneficio delle vittime,
l?accompagnamento verso l?autonomia e il loro inserimento nel mondo del lavoro.
Sarà avviata una nuova iniziativa dedicata a progetti di orientamento e
formazione nei Paesi terzi per adeguare le competenze professionali dei
cittadini stranieri rispetto alle caratteristiche ed esigenze del mercato del
lavoro italiano e si proseguirà nell?azione di sostegno ai Piani di intervento
regionale per l?integrazione dei cittadini di Paesi terzi, anche attraverso
l?attività di sensibilizzazione e promozione della cultura del rispetto e della
convivenza attraverso lo sport.
Verrà dato avvio alle iniziative volte a promuovere e sostenere
l?imprenditorialità e l?autoimpiego come canali di integrazione degli stranieri
e si assicurerà lo sviluppo degli strumenti già disponibili a supporto della
governance (Portale integrazione migranti; Sistema informativo minori; Sistema
Informativo Minori Accolti e tutta la reportistica dedicata).
La Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle
imprese sarà impegnata nel portare a compimento la recente riforma del sistema
no profit attraverso l?emanazione della normativa secondaria di dettaglio. In
tale ambito saranno favorite le attività di promozione e sviluppo degli Enti e
sarà valorizzata a cultura del volontariato anche attraverso la elaborazione di
specifiche linee di indirizzo volte a disciplinare le modalità di accesso e di
utilizzo delle diverse forme di sostegno finanziario. Particolarmente importante
sarà la messa in operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore.
La Direzione generale proseguirà, altresì, nell?espletamento di tutte le
attività tese alla erogazione dei contributi e dei finanziamenti, mettendo a
disposizione degli Enti attuatoli format predefiniti, atti a conciliare
l?esigenza dell?acquisizione omogenea degli elementi quali-quantitativi più
rilevanti, con la correlata esigenza di semplificazione dei rapporti con la
Pubblica Amministrazione. In tal senso si prevede di proseguire le azioni di
valorizzazione dei modelli e delle esperienze riscontrate nel settore
dell?economia sociale ai fini dell?inserimento lavorativo dei soggetti
svantaggiati e vulnerabili e di promozione e valorizzazione della cultura e
delle iniziative sulla responsabilità sociale delle imprese e delle
organizzazioni (RSI)
Nell?esercizio dell?azione amministrativa saranno attuati i principi di pari
opportunità, quali criteri orientativi delle scelte organizzative e gestionali
dell?Amministrazione. Parimenti, dovrà essere favorita la partecipazione dei
cittadini e egli stakeholders nelle dinamiche amministrative che hanno incidenza
sugli interessi collettivi, ogni qualvolta il loro coinvolgimento attivo sia
contemplato dal Legislatore. In questa prospettiva la promozione della cultura
della trasparenza e della prevenzione della corruzione e l?osservanza dei
connessi obblighi, assolvono all?importante funzione di facilitare tale
partecipazione e di consentire un esercizio corretto delle funzioni
amministrative. A tal fine, il Responsabile della prevenzione della corruzione e
per la trasparenza, assicurerà l?attuazione degli adempimenti previsti dalla
normativa di settore, nonché lo svolgimento delle attività di Audit interno,
orientate al miglioramento della gestione e al contenimento del rischio di
corruzione (risk management) e quelle di Audit in materia di Fondi europei (FSE,
FEG, FEAD)., per assicurare la terzietà rispetto alle funzioni di gestione e di
certificazione.
Incarichi studio e ricerca
Concorreranno alla realizzazione delle delineate priorità strategiche anche i
titolari delle due posizioni dirigenziali di livello generale di consulenza,
studio e ricerca, conferite, ai sensi dell'articolo 19, commi 4, 6 e 10 del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni e
integrazioni. Nell?esercizio dei predetti incarichi, anche nel corso del 2019,
saranno curate e assicurate le attività volte a fornire il supporto tecnico
nelle materie oggetto di tali incarichi.
Roma, 31 gennaio 2019
Luigi Di Maio
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